lunedì 28 febbraio 2011

TESSUTO - TAPPETO E ARAZZO - DECORAZIONE E STAMPA DEI TESSUTI


Si realizzano tessuti semplici, damaschi e broccati, arazzi e tappeti attraverso l’utilizzo dei telai da tavolo e tiralicci.
Successivamente stampati con le varie tecniche di decorazione come: serti, batik e serigrafia.

Il corso specialistico di “ARTE DEL TESSUTO” svolge attività operative nei tre laboratori caratterizzanti la sezione:

TESSUTO - TAPPETO E ARAZZO - DECORAZIONE E STAMPA DEI TESSUTI

La funzione dei laboratori, nel contesto specifico dell’indirizzo, si esplica nella produzione di manufatti tessili riferiti ad ogni settore del mercato (abbigliamento, arredamento, accessori, tendaggi, tovagliati, tappeti, arazzi, ect.), con particolare interesse a quello della moda e del costume. Questi manufatti sono il risultato della trasposizione delle conoscenze teoriche, acquisite dall’allievo, nel campo dei procedimenti operativi. Essi hanno valore di esperienze e come tali conferiscono competenza nella valutazione delle problematiche inerenti la produzione tessile.
I laboratori rappresentano la fase ultima del percorso progettuale che gli allievi svolgono nelle discipline di Disegno Professionale nei primi tre anni e di Progettazione negli ultimi due; ovvero sono il luogo in cui le idee elaborate vengono poi verificate, impiegando le procedure operative specifiche di ogni laboratorio.

Nel laboratorio Tessuto si realizzano ai telai tralicci tessuti semplici e composti utilizzando filati di diverse caratteristiche tecniche e diverso titolo.
Propedeutico alla realizzazione di un tessuto è, sia lo studio delle armature, ossia le combinazioni di intrecci di ordito e trama che costituiscono un determinato tessuto, sia quello del disegno tecnico-grafico. Quest’ultimo viene realizzato su carta tecnica (quadrettata) dove ogni fila verticale di quadretti corrisponde ad un filo di ordito ed ogni fila orizzontale di quadretti corrisponde ad un filo di trama; l’incontro tra i due fili genera un intreccio che è rappresentato dal quadretto, elemento basilare e fondamentale per la costruzione di un tessuto.
I tessuti vengono prima progettati su carta tecnica, studiandone il rapporto di armatura (paragonabile al disegno), il rimettaggio (impostazione del telaio) e il cartone grafico (comando per l’alternanza delle trame).
Le operazioni successive avvengono al telaio: il cartone grafico viene trasferito su di un supporto costituito da aste plastiche forate e pioli; questo supporto diventa il cartone operativo, che montato sul telaio da avvio alla tessitura, impartendo i comandi.
Nel laboratorio si realizzano tessuti semplici, con intrecci di base, come tela, saia, raso e loro derivati e tessuti operati e composti con intrecci più complessi, come damasco, doppia faccia a facce alternate, broccati, tessuti doppi.
- Il tessuto damasco è caratterizzato dal disegno che si ottiene per contrasto dei due effetti di una stessa armatura di base (saia o raso). La tessitura avviene utilizzando un unico colore di trama.
- Il tessuto doppia faccia presenta la caratteristica di avere le due facce del tessuto di colore contrastante, uno per la faccia superiore e l’altro per quella inferiore.
- Il tessuto doppia faccia a facce alternate è generato dalla possibilità di interscambio delle due facce. Per questo tipo di tessuto si costruiranno due rapporti di armatura, uno per la faccia superiore e l’altro per la faccia inferiore e saranno sistemati nel disegno tecnico, uno nella forma e l’altro nel fondo. La tessitura si eseguirà alternando le due trame di colori diversi.
- Il tessuto broccato presenta effetti di briglie sciolte (slegature) formanti piccoli motivi decorativi. Questi effetti si ottengono tramite l’inserimento di serie di trame o di orditi supplementari che appaiono sul diritto del tessuto nelle forme desiderate e rimangono sciolti sul rovescio. Per impedire che le briglie non si spostino, saranno bloccate da un tessuto di fondo molto compatto. La tessitura si eseguirà alternando le due trame di colore e titolo diverso.
- Il tessuto doppio è un tessuto composto per le cui caratteristiche necessita un minimo di quattro elementi: due serie di fili di ordito e due di trame. Vi sarà quindi, un ordito e una serie di trame che si intrecceranno, generando il tessuto superiore e un ordito e una serie di trame che si intrecceranno dando forma al tessuto inferiore. I due tessuti saranno completamente separati al centro e legati alle cimosse; potranno essere di due colori contrastanti.
Quando il tessuto inferiore, in alcune zone prestabilite da un bozzetto, passerà sul tessuto superiore e viceversa, si avrà il tessuto doppio a facce alternate. Esso avrà la caratteristica di essere legato solo nel contorno delle figure ed essere completamente separato nella forma.

Nel laboratorio di Tappeto e Arazzo si realizzano, ai telai da tavolo, tappeti in lana di diverso titolo, annodati a mano secondo l’intreccio tipico del nodo “ghiordes”. Il disegno del tappeto, precedentemente eseguito in scala su elaborato grafico, viene trasformato in “cartone”, cioè viene ingrandito nelle dimensioni reali. Esso diventa riferimento essenziale per la successiva lavorazione effettuata su telaio da tavolo. Il lavoro si esegue annodando ai fili dell’ordito i “fiocchetti” di lana, nel senso della trama.
Nel laboratorio si eseguono anche arazzi lavorati sia su telaio da tavolo, che su supporto formato da una semplice cornice di legno. L’arazzo è un manufatto tessile che riproduce tutte le caratteristiche di un pannello decorativo artistico. Il disegno, precedentemente eseguito in scala su elaborato grafico, viene trasformato in “cartone”, cioè viene ingrandito nelle dimensioni reali e sottoposto ai fili di ordito, al fine di guidare il percorso lavorativo. Il manufatto si esegue generalmente al rovescio, tramite l’utilizzo di tanti spolini quanti sono i colori presenti nel bozzetto; gli spolini nella lavorazione vengono intrecciati fra di loro e costituiscono la trama visibile dell’arazzo.
In alternativa all’arazzo tradizionale si esegue l’arazzo moderno utilizzando procedure di tipo sperimentale. Si attua impiegando in maniera informale le tecniche del ricamo, del cucito, dello sfilato, delle applicazioni, dell’intervento del colore, perseguendo sia un progetto definito, ma anche procedendo liberamente.
Inoltre nel laboratorio particolare rilievo viene data all’esecuzione, ai telai da tavolo, dei tessuti tradizionali su disegni originali d’epoca.

Nel laboratorio di Decorazione e Stampa dei tessuti si producono tessuti decorati e stampati con coloranti specifici, utilizzando varie procedure esecutive:
la pittura a pennello; la tecnica “shibori “; lo “stencil” o stampa a“maschere”; la stampa a “calco”; la decorazione a “serti”; la decorazione a “batik”; la stampa serigrafica; tecniche miste e sperimentali.
Il lavoro viene eseguito generalmente su sete pregiate, lino, canapa, cotone, tessuti in fibra naturale che esaltano la preziosità del manufatto.
- La pittura a pennello si esegue direttamente sulla stoffa tesa su di un piano assorbente, adoperando coloranti in pasta; gli effetti che si possono ottenere sono di tipo pittorico.
- La tecnica “shibori” si ottiene immergendo in bagni di tintura la stoffa legata con lacci o annodata; gli effetti ottenuti sono macchie e sovrapposizioni di colore indefinite e imprevedibili.
- Lo “stencil” o stampa a “maschere” viene eseguita riproducendo il disegno su tante maschere di cartone quanti sono i colori del disegno da riprodurre; ad ogni maschera vengono intagliate le campiture dello stesso colore per poter applicare il colorante con una spugna. L’effetto ottenuto è quello di un tessuto stampato.
- La stampa a “calco” si ottiene trasferendo il disegno su di uno strato di linoleum che viene inciso con le sgorbie. Si asportando le parti che costituiscono il fondo del disegno stesso, viene così prodotta una matrice da stampa che imprime sulla stoffa la propria traccia.
- La decorazione a “serti” è il corrispettivo dell’acquerello su stoffa. Si esegue su seta leggera utilizzando coloranti liquidi, con impiego di acqua, tutti elementi che esaltano le sfumature e velature di colore. L’impiego di acqua spande il colorante sulla stoffa, che per essere delimitato in ogni campitura necessita di una barriera; questa funzione viene assunta dalla “gutta”, una sostanza gelatinosa che viene applicata con apposito strumento lungo tutto il contorno del disegno.
- La decorazione a “batik” si ottiene sfruttando il metodo del disegno a riserva di cera. E’ un’antichissima arte di origine orientale, proveniente dall’isola di Giava. E’ una lavorazione che utilizza i bagni di tintura per colorare le stoffe e usa la cera vergine d’api mista alla paraffina per preservare le zone di colore dal bagno di tintura. La cera si applica al tessuto con una pipetta chiamata “tjanting”, un vecchio strumento in rame. Si procede alternando alla fase dell’inceratura quella dei bagni di colore, in successione, particolare fondamentale della lavorazione a batik. Caratteristica inconfondibile è quella di conferire alla stoffa marmorizzazioni di un colore nell’altro, effetto dato dalle “crepe” della cera durante le lavorazioni.
- La “stampa serigrafica” è una tecnica universale che può essere eseguita su supporti di diversa natura. E’ la procedura utilizzata dall’industria per la stampa seriale dei tessuti a più colori. Il sistema utilizza quadri da stampa o matrici prodotte secondo un procedimento di fotosensibilizzazione o fotoincisione identico a quello fotografico, eseguito in camera oscura.
- Le “tecniche miste o sperimentali” prevedono l’utilizzo incondizionato di più tecniche di stampa o decorative di vario genere su di uno stesso manufatto.

1 commento:

Cecilia ha detto...

Non riesco a entrare nel sito collegato al post..Non è che mi può dire dove posso andare?