giovedì 14 febbraio 2002

Addio a Ratti, il signore della seta

L' imprenditore simbolo dell' industria serica è morto ieri nella sua casa di Como



COMO - «La morte di Ratti è la fine di un' epoca: quella di chi ha fatto della seta un' arte e reso grande l' industria serica comasca». La scomparsa del fondatore di una delle più importanti aziende tessili italiane mette d' accordo imprenditori e sindacalisti: con Antonio Ratti se ne va una figura storica del mondo della moda. Aveva 86 anni ed era un imprenditore che amava il suo lavoro e che aveva una passione sfrenata per la seta che, come lui stesso amava dire, «è bellezza viva, con un suo calore e sapore, che al tatto provoca sensazioni di goduria assoluta». Al punto di dedicare gli anni della pensione alla promozione del settore serico nel mondo con la sua Fondazione, costituita nel 1985, e arrivando dieci anni più tardi ad ottenere la prestigiosa apertura dell' «Antonio Ratti Textile Center» al Metropolitan Museum of Arts di New York. Ratti, capostipite di gruppo tessile costituito il 25 aprile 1945, giorno della Liberazione, grazie a un lascito di 10mila lire e ora quotato in Borsa, è morto ieri mattina nella sua casa di Como per un edema polmonare. La sua scomparsa ha scosso il mondo della moda: per tutto il giorno la residenza di via Panoramica San Pietro, un bella dimora con vista sul lago, è stata meta di amici, imprenditori e stilisti. Tra i tanti che lo hanno voluto ricordare c' è anche Gianfranco Ferrè, che con Ratti ha lavorato per trent' anni: «Antonio era un grande uomo di impresa e di cultura. La sua eredità è straordinaria, unica». La storia imprenditoriale di Ratti, disegnatore e creatore di tessuti, patriarca della seta italiana, consigliere di importanti società quali Generali, Mediobanca e Rcs, iniziò quando aveva 14 anni ed era già stregato «da quel solerte lavorio di taglio e cucito. Ero capace di stare delle ore con gli occhi sbarrati a seguire il destino di un pezzetto di stoffa che diventava un vestito», come raccontava pochi mesi fa. A soli 16 anni lavorava già come apprendista disegnatore prima in una ditta tessile e poi nello studio Gualdo Porro. Negli anni della guerra lasciò i suoi amati tessuti e partì per la Grecia e per l' Albania, dove un cecchino lo ferì gravemente a una gamba. Rimpatriato su una nave ospedale, tornò a Como dove il 25 aprile 1945 («Ancora non sapevo che la guerra fosse finita») presentò domanda di licenza come artigiano e fondò la Tessitura Serica Antonio Ratti. Da allora è stato tutto un crescendo: la piccola azienda dell' immediato dopoguerra diventò alla fine degli anni Ottanta un gruppo con ben 1.200 dipendenti e, dal 1989, quotato in Borsa. Ratti venne anche nominato Cavaliere del lavoro nel 1972. Una vita intensa e ricca di successi, anche se non sono mancati i momenti bui, come i giorni del sequestro della figlia Erika, rapita alla fine degli anni Settanta, terminato felicemente con la liberazione della ragazza. A un' altra figlia, Donatella, nel 1996 Ratti passò il testimone dell' azienda. Como, che a quel disegnatore di tessuti deve buona parte della sua fama di città della seta, ha riservato ad Antonio Ratti un saluto solenne: i funerali si svolgeranno domani mattina alle 11 nel Duomo. Paolo Moretti INDUSTRIALE E FILANTROPO Iniziò a 16 anni da apprendista «CAVALIERE» Antonio Ratti nasce a Como il 22 settembre 1915. A 16 anni inizia a lavorare come apprendista disegnatore. Il 25 aprile 1945 fonda la Tessitura Serica Antonio Ratti, che negli anni diventa uno dei punti di riferimento dell' industria tessile. Nel 1972 viene nominato Cavaliere del lavoro. IL GRUPPO La piccola azienda del ' 45 si trasforma presto nel principale gruppo tessile comasco, arrivando ad occupare 1.200 dipendenti. Dal 1989 la Ratti, che fattura oltre 120 milioni di euro all' anno, è quotata in Borsa. LA FONDAZIONE Nel 1985 nasce la Fondazione Antonio Ratti, che si propone di promuovere e favorire iniziative, ricerche e studi di interesse artistico, culturale e tecnologico nel campo tessile
Moretti Paolo
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(14 febbraio 2002) - Corriere della Sera




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