lunedì 26 agosto 2013

Una storia su seta: l’emozione del carrè di Hermes

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E’ simbolo di eleganza, oggetto del desiderio di moltissime donne che, almeno una volta nella vita, vogliono provare l’ebbrezza di aprire la famosa scatola arancione e, tolta la velina, trovarsi davanti ai 90 centimetri di stoffa più famosa e più bramata nella moda: il carrè di Hermes.
Ma dietro quei 90 centimetri per 90, un perfetto quadrato, ci sono dai due ai tre anni di lavorazione, infinite prove e 4 chilometri di seta purissima. Ad oggi i disegni dei carrè sono in tutto 950 partendo dal 1937; ogni collezione comprende almeno 15 disegni realizzati a distanza di tre settimane ciascuno e ogni disegno è presente in 10-15 varianti cromatiche differenti.
Il primo carrè fu realizzato nel 1937 quando Emile Hermès e Robert Dumas produssero a Lione, da sempre patria della lavorazione della seta, il primo esemplare dal nome Jeu des omnibus et des dames blanches “Composizione di omnibus e di signore in bianco”. Non fu esattamente un successo e l’inizio della Seconda Guerra Mondiale non permise di proseguire con altre sperimentazioni. Bisognerà dunque aspettare il 1948 quando il carrè farà il suo decisivo ingresso nell’elegante mondo di Hermes; merito di Emile Hermes  e di Marcel Gandit, un abile tessitore lionese il quale, dopo aver presentato i primi bozzetti, con l’aiuto di altri due esperti del colore e della lavorazione su seta diedero inizio alla favola del carrè utilizzando una tecnica che ancora oggi, a distanza di cinquant’anni, è quella che dà vita a ogni singolo pezzo.
Occorrono dai due ai tre anni per creare ogni singolo modello: quello classico è 90×90, ha un orlo arrotolato e cucito ed è piegato “a piatto” o “a mosaico”. Sono poi presenti altri modelli: il gavroche di 45×45, il grande scialle 140×140 e la variante più recente, 70×70. Differenti anche i tessuti adottati: dalla classica seta fino al cachemire, alla mussolina e al twill di seta o di cotone; sono inoltre disponibili in due versioni, “finesse” con il contorno monocromo del disegno oppure “camaieux” in sei tonalità. Ad oggi sono in tutto 950 i disegni realizzati dalla celebre maison ai quali annualmente se ne aggiungono 15; dagli animali alla volta celeste, paesaggi e stagioni, colori e sensazioni, ogni oggetto in grado di suscitare grande emozioni diventa il protagonista sui carrè di Hermes, creati per soddisfare la grande sensibilità delle donne che li usano attorno al collo ma anche arrotolati alla borsa oppure come top o legati alla vita. Il carrè dà libero sfogo alla fantasia femminile e, come un grande libro, racconta la bellezza del mondo.
Ma come viene realizzato questa piccola opera d’arte?



Il disegnatore/creatore presenta al Direttore Artistico della maison Pierre- Alexis Dumas il primo bozzetto, il tema; occorreranno dai sei mesi a un anno per avere il disegno definitivo. Una volta deciso il disegno e quando il carrè entrerà in collezione, il tema viene passato all’incisore: questo lo scompone in quadri di colore, quindi a ogni quadro corrisponde la sua tonalità che vengono minuziosamente sovrapposti fino a formare il disegno; ogni carrè può avere un massimo di 40 quadri da sovrapporre tra di loro. Da qui il progetto passa allo stampatore: vengono eseguite delle prove colore, bisogna scegliere tra 75.000 tonalità e possono occorrere anche cinquanta prove prima di arrivare alla scelta definitiva, cioè alla realizzazione di 10-15 varianti per ogni modello. Tutto ciò avviene su un rotolo di seta fissato su un tavolo di oltre 100 metri sul quale vengono appoggiati i quadri di ogni tonalità in modo che il colore, di consistenza pastosa, possa essere totalmente assorbito dal tessuto. Da qui viene poi asciugato, fissato e apprettato in modo da garantirgli quella luminosità che lo contraddistingue. Infine l’orlatura: l’orlo viene arrotolato seguendo il bordo del carrè e viene cucito.
Sono passati oltre due anni dall’inizio della preparazione e, una volta avvolto nella carta velina, viene riposto all’interno della famosa scatola color arancio.
Ai carrè è stato dedicato un bellissimo libro, nella mia lista dei desideri da tempo, dal semplicissimo titolo “Carrè” all’interno del quale sono contenuti alcuni tra i più bei temi e modelli realizzati dalla maison negli anni. Da avere!



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